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La “settimana europea della programmazione 2015” a Nuoro. Com’è andata.

 

Come vi avevamo anticipato, anche Nuoro ha partecipato quest’anno alla Sardinia CodeWeek. L’ha fatto con due laboratori il 16 ottobre. Artefice di quest’iniziativa in città è stata l’Associazione Sardegna 2050 con la collaborazione di Federica Serra, Digital Champion di Nuoro, che ha colto al balzo la possibilità di aderire a un’iniziativa che ogni anno sta diventando più importante e con proposte più variegate.

Code week 2015

Come spiega lei stessa, «Ogni professionalità ha bisogno dell’informatica a vari livelli, anche se molte volte non è immediato rendersene conto. Il digital champion è un catalizzatore che cerca di fare in modo che queste necessità latenti si facciano evidenti, per poter poi soddisfarle più appropriatamente».

Questi i due laboratori ospitati dall’AILUN a Nuoro:

Il primo, “HTML & CSS”, aveva come relatore Giovanni Gasola di Oligamma. Incentrato sulla creazione di una semplice pagina web, ha dato ai partecipanti i rudimenti per la costruzione di una pagina html fruibile dai browser più usati, formattata graficamente facendo uso dei CSS. In sole due ore, i partecipanti hanno dato vita a una pagina web semplice ma perfettamente operativa, che potrà essere la base per le loro successive sperimentazioni. Molti template per la creazione di pagine sono già pronti all’uso in rete, anche gratuitamente, ma l’HTML rimane uno strumento vitale ogni qual volta si voglia dare alla propria pagina una personalizzazione che vada oltre quanto offerto da queste strutture già impostate.

Il secondo, “Analisi e UML”, con Carlo Contini della Sist.El come relatore, aveva un taglio più teorico, dando una visione panoramica del modo in cui i problemi vengono analizzati e “spacchettati” per tentare poi di risolverli creando un programma informatico apposito. Sono stati passati in rassegna i diversi cambiamenti terminologici che hanno subito le diverse parti di un qualsiasi problema da analizzare e anche i rapporti tra di esse. Il laboratorio di Carlo Contini faceva riferimento diretto alla programmazione informatica, ma la metodologia usata è alla base del pensiero logico ed è utile per la risoluzione di qualsiasi problematica quotidiana anche al di fuori di quel settore.

La CodeWeek a Nuoro (Foto: AILUN)
La CodeWeek a Nuoro (Foto: AILUN)

La “settimana europea della programmazione” è una proposta che cerca di sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza di non rimanere utilizzatori passivi della tecnologia informatica ma di capirne almeno i principi di funzionamento.

Serenella Mele, dell’Associazione Sardegna 2050, ci ricorda che per i futuri professionisti che sono ancora i bambini di oggi, queste conoscenze informatiche non saranno facoltative ma indispensabili. «Centinaia di migliaia di posti di lavoro con un alto profilo di conoscenze informatiche saranno richieste in tutt’Europa e dobbiamo prepararci già ora ad un futuro per niente lontano», spiega.

Certo è che ci vogliono anche altri progetti “strutturali” che seguano questa linea. Come ribadisce Federica Serra, «Anche la connessione veloce alla rete è fondamentale; rappresenta più produttività e, di conseguenza, più ricchezza per il territorio. E anche un collegamento wireless aperto a tutti in città sarebbe utile. Bisogna vederlo come un servizio di prima necessità, alla pari della biblioteca pubblica».

La CodeWeek a Nuoro (Foto: AILUN)
La CodeWeek a Nuoro (Foto: AILUN)

Quello che noi abbiamo notato nei due laboratori di Nuoro è un’età media piuttosto alta (quarant’anni) e una massiccia partecipazione femminile (quasi il settanta per cento), indice chiaro della grande voglia di una certa fascia d’età e di genere di non rimanere indietro e di perseguire anch’essa i grandi obiettivi che, giustamente, vengono di solito attribuiti ai giovanissimi. Interpellati sulla loro opinione riguardo ai laboratori, i discenti si sono dimostrati entusiasti criticando soltanto il poco tempo a disposizione e la scarsità d’iniziative come queste lungo tutto l’arco dell’anno.

Chiudiamo con una frase di Federica Serra, «Il divario digitale si copre non necessariamente imparando a programmare ma, soprattutto, imparando a trovare le risposte che ti servono usando la tecnologia». Siamo pienamente d’accordo.

Per approfondire:

Sito ufficiale europeo “CodeWeek”
(http://codeweek.eu/)

Sito ufficiale italiano “CodeWeek”
(http://codeweek.it/)