Uno statunitense su quattro non si fida del cibo stampato in 3D, lo rivela un sondaggio della Chubb Group

Da un’inchiesta commissionata da Chubb Group of Insurance Companies, compagnia assicurativa del New Jersey (USA), è risultato che le pietanze stampate in 3D non riscontrino particolare favore nella popolazione.

Cibo stampato in 3D. (Foto: 3DPrint.com)
Foto: 3DPrint.com

Per il 2015, il questionario relativo alla Consumer perceptions of business risk survey elaborato dal Chubb Group, includeva la seguente domanda: Se sapesse che il pasto che sta per consumare è stato stampato in 3D, che effetto gli farebbe? La risposta è stata chiara: soltanto il 25% dei commensali avrebbe consumato il pasto in questione. Per contro, svariati oggetti di uso quotidiano stampati in 3D, trovano immediata accoglienza da parte dei potenziali utilizzatori.

«Molti consumatori accettano di buon grado prodotti e servizi sviluppati grazie a nuove tecnologie; ciò che preoccupa loro è la capacità delle compagnie produttrici di gestire i rischi che queste tecnologie possono generare», dichiaraSteven Hernandez, Manager Internazionale di Controllo dei Rischi per la Chubb Group.

Cibo stampato in 3D. (Foto: 3DPrint.com)
Foto: 3DPrint.com

Questi alcuni dei risultati del sondaggio:

  • Il 77% degli intervistati porterebbe un arto sintetico stampato in 3D (una gamba, un braccio o una mano).
  • Il 64% indosserebbe abbigliamento oppure calzerebbe scarpe prodotte da una stampante 3D.
  • Il 58% utilizzerebbe pezzi stampati in 3D per la propria automobile.
  • Il 50% troverebbe normale vivere in una casa costruita con le tecniche di stampa 3D.
  • Rimane un nocciolo duro d’irriducibili che trovano completamente inutile l’uso della tecnologia per la stampa 3D per la produzione di qualsiasi genere di oggetto. Il loro numero non è irrilevante, ben 8%.
  • Il 60% degli intervistati si dichiara preoccupato per la sicurezza per la salute riguardo ai materiali utilizzati per la stampa 3D mentre il 54% è invece preoccupato per la qualità dei prodotti, in termini di durata e prestazioni.
Cibo stampato in 3D. (Foto: 3DPrint.com)
Foto: 3DPrint.com

 Il sondaggio chiedeva anche l’opinione dei consumatori riguardo alla qualità della protezione degli utenti e dei lavoratori da parte delle ditte che lavorano con le tecnologie emergenti. In particolare, riguardo all’uso degli aeromobili telecomandati, alcuni dei risultati sono stati i seguenti:

  • Il 59% troverebbe giusto il loro uso per ogni genere di esigenza in luoghi remoti della terra. Questa percentuale cala al 48% se si tratta di usarli per la gestione di proprietà abitative negli Stati Uniti.
  • Solo il 42% approverebbe il loro uso per mostrare banner pubblicitari in luoghi pubblici.
  • Il 37% sarebbe d’accordo a usarli per le consegne di piccoli pacchi postali.
  • Poco più del 22% consentirebbe il loro uso per il controllo degli impiegati durante le ore lavorative.

Il sondaggio è stato condotto a marzo di quest’anno dall’Opinion Research Corporation, ditta statunitense indipendente che si occupa di ricerca di mercato e sondaggi di opinione.

Questo sondaggio si riferisce agli Stati Uniti d’America, ma teniamo presente che con la globalizzazione imperante, tutto ciò che succede oltreoceano ha una qualche incidenza su di noi. Meglio essere informati.

Fonte:

3D Print.com
(http://3dprint.com/61488/survey-consumers-3d-printing/)

Chubb Group
(http://www.chubb.com/corporate/chubb20437.html)