Corso d’introduzione alle tecnologie di digitalizzazione 3D e al loro uso. Come è andata.

Ieri si è concluso a Nuoro il primo modulo del ciclo “Software di ricostruzione 3D per il controllo di qualità” ed è stato un vero successo.

 

Corso d’introduzione alle tecnologie di digitalizzazione 3D e al loro uso. (Foto: Make in Nuoro)
Foto: Make in Nuoro

Dopo sei edizioni in altre città della Sardegna, era la prima volta che Sardegna Ricerche organizzava a Nuoro un ciclo completo dedicato all’elaborazione d’immagini in 3D. 

L’esperto mandato dalla Transformer and Lighting, partner di Sardegna Ricerche per l’intero ciclo di formazione, era Guido Ranzuglia, ricercatore al Visual Computing Lab del CNR-ISTI.

Le adesioni per partecipare al corso sono arrivate dai settori più vari. Per citarne soltanto alcuni: archeologia, architettura, design artistico, ottica. Quello che li accomunava era un’enorme motivazione che ha permesso a tutti di seguire fino alla fine il percorso sapientemente guidato da Ranzuglia.

Corso d’introduzione alle tecnologie di digitalizzazione 3D e al loro uso. (Foto: Make in Nuoro)

«Alcuni dei corsisti non avevano basi matematiche o tecnologiche ma hanno trovato comunque risposta ai problemi specifici che avevano nel loro ambito di lavoro», spiega Ranzuglia.

E prosegue, «L’edizione di Nuoro è la dimostrazione che pur non avendo un background nella gestione d’immagini 3D, è possibile approfondire di molto i concetti trattati. Gli artigiani, per esempio, hanno già trovato delle soluzioni “analogiche” ai loro problemi e per loro si tratta di un trasferimento nel digitale. Durante il corso, analizzavano i problemi in termini artigianali, arricchendo notevolmente le possibili soluzioni».

Tre giornate intense nelle quali si è partiti dai principi di base della scannerizzazione 3D, si è proceduto alla scannerizzazione vera e propria, per poi finire con l’elaborazione delle immagini acquisite per la ricostruzione del modello in 3D.

Corso d’introduzione alle tecnologie di digitalizzazione 3D e al loro uso. (Foto: Make in Nuoro)
Foto: Make in Nuoro

Per l’elaborazione delle immagini, ai partecipanti è stato presentato RUJU, software che Sardegna Ricerche sta sviluppando nell’ambito del cluster elettronica e che intende mettere a disposizione delle imprese che ne fanno parte appena sarà pronto. Rispetto a MeshLab, software gratuito solitamente utilizzato per queste elaborazioni, RUJU darà più libertà di gestione della proprietà intellettuale dei propri progetti.

Ora è il momento di cominciare a mettere in pratica quanto appreso, in grande attesa del secondo modulo!