Per gli amanti della danza che non vogliono perdersi neanche il minimo movimento del ballerino

Scrivere la danza. È quel che la designer Lesia Trubat Gonzalez propone col suo progetto “E-Traces”. Catturare i movimenti dei ballerini in maniera molto più approfondita di quanto si possa fare attraverso una ripresa video.

Foto: Lesia Trubat
Foto: Lesia Trubat

Nel suo progetto precedente, “Traces”, Trubat aveva cercato una prima commistione tra le sue due passioni: il design e la danza. I movimenti della danza classica venivano trasformati in un nuovo linguaggio visivo. Le orme lasciate dai ballerini sul pavimento, erano trasformate in piastrelle, in una sorta di memoria della danza.

Con E-Traces, Trubat sviluppa ulteriormente la sua idea di conservazione, portandola all’ambiente delle tecnologie digitali. Ora il suo interesse non è soltanto cogliere un attimo della danza e conservarlo, ma preservare l’intero percorso espressivo del ballerino; anche più di quanto saremmo riusciti a vedere durante l’esecuzione.

Schema del sistema ideato da Trubat. (Immagine: Lesia Trubat)
Schema del sistema ideato da Trubat. (Immagine: Lesia Trubat)

Per farlo, ha sviluppato un sistema integrato nella scarpetta, composto da unArduino Lilypad, tre sensori di pressione e un accelerometro. I dati raccolti durante il ballo sono utilizzati da un’applicazione dedicata per smartphone che permette di “ridisegnare” i movimenti eseguiti dai ballerini. Il risultato è quasi una “mappa” della coreografia. La danza per scritto, appunto.

Trubat dice di essere stata ispirata da ballerini come Meghann Snow, Tiit Helimets e Luis Casanova Sorolla. «Molti artisti prima di me hanno esplorato i punti d’intersezione tra danza e tecnologia ed esistono già parecchie applicazioni che tracciano il movimento e i parametri vitali in maniere diverse». Cosa fa di E-Traces qualcosa di speciale? Per Trubat, «È pensato specificamente per permettere agli appassionati di danza di seguire le esecuzioni in una maniera completamente nuova e coinvolgente».

Nato come progetto di tesi di Trubat, E-Traces non è passato inosservato ed è già stato utilizzato per la creazione di spettacoli interattivi dal vivo, come quello preparato per l’inaugurazione del Campus Biotech a Ginevra, la primavera scorsa.

Un momento della performance durante l’inaugurazione del Campus Biotech Geneva. (Foto: Campus Biotech)
Un momento della performance durante l’inaugurazione del Campus Biotech Geneva. (Foto: Campus Biotech)

Le applicazioni di questo indossabile creato con Arduino possono però andare oltre il mondo del balletto. Lo spiega la stessa Trubat, «I dati ricavati possono servire per l’autoapprendimento, oppure per l’insegnamento dei passi e per la correzione degli errori. È una nuova possibilità di documentare la danza».

Foto: Lesia Trubat
Foto: Lesia Trubat

I movimenti dei ballerini trasformati in disegni grafici che sono, allo stesso tempo, utili e belli. Anche se, presumibilmente, ogni attività cinestetica che abbia bisogno di precisione nei movimenti, potrà trarre vantaggio da un sistema come E-Traces.

Fonti:

Hackaday
Lesia Trubat