La società canadese Mosaic Manufacturing lancia su KickStarter “The Palette”, l’accessorio compatibile con qualsiasi stampante 3D a filamento da 1.75mm, che permette di stampare usando contemporaneamente fino a quattro colori diversi.

Lo spiega Mitch DeBora, co-fondatore di Mosaic Manufacturing: «Le stampanti economiche hanno il limite di stampare in un solo colore e con una sola tipologia di materiale. Allora ci siamo chiesti come avremmo potuto modificare questa situazione portando le stampanti attualmente in uso a un livello superiore. Come avremmo potuto portare la stampa 3D a un punto in cui gli oggetti stampati rappresentassero meglio le idee che cercavamo di comunicare? E’ stato questo il punto di partenza di The Palette». Possibilità, quella spiegata da DeBora, non da poco, poiché The Palette non si limita a diversificare solo i colori ma anche la tipologia di filamenti con proprietà come conduttanza, resistenza, consistenza, ecc. Continua DeBora, «All’inizio, volevamo soltanto occuparci del colore ma, vedendo tutti gli incredibili materiali che il mercato cominciava a produrre per le stampanti 3D, come ad esempio i materiali conduttivi, o magnetici, abbiamo pensato che sarebbe stato magnifico poter stampare oggetti che già al momento della fabbricazione avessero le caratteristiche di questi materiali».

Attualmente, le stampanti 3D che producono oggetti policromi hanno bisogno di un estrusore separato per ogni colore e appartengono a una fascia di costo molto più alta rispetto a quelle monocolore. The Palett “aggiorna” le stampanti monocolore di fascia economica ed elimina di un colpo solo un divario qualitativo notevole. «In sintesi, quel che The Palette fa è trasformare una stampante 3D a colore singolo in una stampante multicolore e multiproprietà», spiegaChris Labelle, co-fondatore di Mosaic.

Alla normale procedura per l’elaborazione dei modelli in 3D e la conversione in codice, va aggiunto soltanto l’uso dell’app della Mosaic che modifica il file .gcode/.x3g per la stampante ed elabora un file .SEEM per The Palette. All’interno del file .gcode/.x3g l’app genera dei punti di controllo nei quali The Palette verifica la sua perfetta sincronizzazione con la stampante. Se evidenzia una sfasatura, procede con gli aggiustamenti necessari. Il software e il firmware di The Palette sono open source «perché vogliamo che la gente possa modificare il nostro prodotto per adattarlo alle sue esigenze», assicura DeBora.

I filamenti (fino a quattro diversi) sono inseriti manualmente in The Palette che, seguendo le istruzioni del file.gcode/.x3g modificato taglia al punto giusto ogni filamento e lo fonde a quello successivo prima di farli arrivare alla stampante. Ottimizzazione nell’uso del materiale, quindi, ed eliminazione dello sgocciolamento dagli ugelli a riposo, problema quest’ultimo molto comune nelle stampanti 3D a estrusore multiplo.

Il prodotto della Mosaic rappresenta un’innovazione davvero interessante che prolunga la vita delle stampanti già in uso e promette di avere una ricaduta notevole nel mondo dei makers più creativi, grazie alla possibilità di usare materiali diversi all’interno di uno stesso oggetto.

I primi venti sostenitori dell’iniziativa su KickStarter hanno potuto pre-ordinare The Palette per 545€; i venti successivi l’hanno fatto per 682€. Ora è possibile farlo per 773€ per ancora una ventina di giorni. Le prime spedizioni sono previste per i primi giorni del 2016. Se siete interessati, affrettatevi!

Fonte:

KickStarter
(https://www.kickstarter.com/projects/mosaic3d/the-palette-3d-printing-evolved)

Per approfondire:

Mosaic Manufacturing
(http://www.mosaicmanufacturing.com/)