“Non chiamatemi drone”

Drone. L’uso di questa parola sta creando un po’ di controversia nel mondo degli hobbisti; soprattutto di quelli amanti del modellismo radiocomandato.

Foto: Make:
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Il modellismo radiocomandato esiste da molto tempo, ma è solo dal 2013 che il settore ha una crescita esplosiva e un grande riverbero mediatico, col rischio concreto che i milioni di nuovi simpatizzanti di aeronautica che negli ultimi due anni sono venuti in possesso di un multirotore, magari ricevuto in regalo, lo usino senza molta preparazione né consapevolezza di ciò che hanno tra le mani.

Al contrario, gli esperti del settore sanno che quelli messi in commercio di recente sono in realtà multirotori, tricotteri, quadricotteri, esacotteri, ecc. e diffidano di chi fa rientrare ogni differente tipologia nella generica categoria “droni”.

Foto: AFP/Getty Images
Foto: AFP/Getty Images

Prima di un paio di anni fa, il termine “drone” in realtà aveva acquisito una connotazione negativa, in quanto era associato soprattutto agli aeromobili utilizzati dall’esercito per combattimento e sorveglianza, con implicazioni obiettivamente violente e invasive. Tuttavia, adesso, con l’aumento esponenziale nell’uso di questi velivoli per le attività più disparate (sicurezza e tracciamento, monitoraggio ambientale e architettonico, telerilevamento, riprese video) la tendenza si è ribaltata e si è cominciato a chiamare “drone” qualsiasi oggetto radiocomandato che voli.

L’uso spropositato della parola “drone” è dovuto principalmente a due tipologie di soggetti:

– quelli che, lavorando prevalentemente nel mondo dei media, pensano che si tratti di una parola che richiama più l’attenzione e quindi che genera più click e visualizzazioni lì dove immessa. Di solito si tratta di persone che hanno sentito usare “drone” in riferimento a piccoli quadricotteri e perpetuano inconsapevolmente un uso sbagliato del termine;

– i puristi dell’aeromodellismo che, chiudendosi nella loro nicchia a protezione di quegli aeromobili che tanta soddisfazione riescono a dar loro come sfida ‘fai da te’, non fanno azioni di divulgazione che faciliterebbero notevolmente un’informazione più diffusa e corretta della terminologia.

Foto: Official Leweb Photos
Foto: Official Leweb Photos

Tecnicamente parlando, il vocabolo “drone” potrebbe essere utilizzato in relazione a un vasto numero di quadricotteri di consumo. Non è in assoluto sbagliato farlo ma è un dato di fatto che altri termini sarebbero estremamente più accurati come rappresentazione degli oggetti in questione. E ce ne sono molte di possibilità, a seconda delle caratteristiche del velivolo: multirotore, quadricottero, FPV, piattaforma aerea di fotografia, miniquad, microquad, e così via… Utilizzare correttamente la terminologia dimostrerà quanto siamo ben informati. Non ne vale forse la pena?

Fonte:

Make:
(http://makezine.com/2015/04/08/stop-using-word-drone/)