Ciao sono Massimo Loi, gestore del sito mondosardegna.it e creatore di un peculiare tour dei laboratori artigianali della Sardegna, che ho voluto chiamare #unpienodiartigianato.
Il tour #unpienodiartigianato è un progetto lanciato dal sito mondosardegna.it, che ha intrapreso un percorso tra i laboratori artigianali e le strutture ricettive di Sardegna, con l’intento di valorizzare il territorio, creare collaborazioni e dare visibilità sul web alle, numerosissime, eccellenze del territorio.

Armato di fotocamere e videocamere, il team di Mondosardegna è andato fisicamente a conoscere artigiani tra i più disparati, raccogliendone le testimonianze per poi raccontare sul blog di www.mondosardegna.it tramite testi, foto e video la maestria e la passione percepita all’interno dei laboratori.

Tra le varie aree visitate durante il tour 2014, quella di Nuoro si è rivelata una continua sorpresa, per qualità e quantità di professionisti del settore interessati ad aderire al progetto trovati tra Macomer, Nuoro e Mamoiada.
Gli artigiani ed artisti conosciuti a Macomer, visitata durante la prima e seconda tappa, si trovano quasi agli opposti, rappresentando l’aspetto più innovativo e tradizionale dell’artigianato: rispettivamente il Lab PLATDD e il laboratorio di Pantaleo Murgia.
Il primo, fondato e gestito da Barbara Pala e Antonella Tedde, è infatti un laboratorio in cui le due riversano le loro esperienze di fashion designer e modellista nella creazione di abiti unici, che spaziano da quelli più tradizionali a veri e propri pezzi di alta moda di stampo moderno.
Andando dalla giacca in orbace del costume tipico di Macomer alla collezione di moda Mascaras, la produzione del Lab PLATDD è in grado di incontrare il gusto e le esigenze più disparate, assicurando al contempo una continua attenzione alla qualità.
Il laboratorio di Pantaleo Murgia esprime invece la tradizione dell’artigianato sardo nella sua forma originale, tramite la realizzazione di scarpe ed accessori nel rispetto degli antichi metodi di lavorazione della pelle.
Le mani esperte di Pantaleo danno vita a pezzi unici, tra cui ad esempio selle, gambali ed elementi tipici della tradizione, la cui realizzazione è oggi in mano ai pochi artigiani della pelle rimasti, che come lui contribuiscono a portare avanti un sapere secolare.
Spostatosi da Macomer a Nuoro, il tour #unpienodiartigianato si è concentrato su Roberto Ziranu, artigiano ed artista del ferro. Avvicinatosi al mestiere della lavorazione del ferro grazie al padre, questo artigiano ha voluto unire alla maestria pratica della lavorazione dell’elemento un accento artistico, dandogli colori e forme inauditi, non convenzionali se si pensa ad un materiale così freddo.
Colori cangianti ed estremamente riflettenti, forme sinuose e sensuali, sono alcune delle caratteristiche che si ritrovano nei quadri e nelle sculture realizzate all’interno del laboratorio Ziranu.
L’ultimo centro della provincia di Nuoro toccato dal tour è stato Mamoiada, dove si trovano i laboratori di Sandro Cadinu e Ruggero Mameli, rispettivamente artigiani del legno e delle maschere.
Il primo, fondatore della Creazioni Satodà, realizza mobili che non sono solo di qualità, caratterizzandosi anche per un design particolare con cui si vuole andare incontro alle esigenze di praticità e risparmio di spazio, essenziali per un mobile moderno.
Ruggero Mameli si concentra sulla realizzazione del simbolo di Mamoiada: le maschere tipiche e tradizionali, da quelle decorative più pesanti a quelle leggere, indossabili ed adattabili alla conformazione del viso.
Questi sono gli artigiani della provincia di Nuoro conosciuti durante la prima edizione del tour #unpienodiartigianato; la certezza è quella che molti altri da scoprire siano dietro l’angolo. E li scopriremo in occasione della seconda edizione, e grazie ad un nuovo, valido compagno di viaggio: Make in Nuoro.

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