Tèssere: Il tessile trasformato (www.tesserelab.it)

Ciao Nicola,
non ci conosciamo.
O meglio, io conosco te per averti visto e ascoltato anche a Nuoro venerdì scorso e a Cagliari per Sinnova. Ti scrivo per condivedere uno di quei progetti, forse un pò innovativi ma certamente sostenibili, che porta in sè l’attenzione per la dimensione ambientale, per quella culturale e sociale. Il progetto si chiama Tèssere (l’accento a definire in modo chiaro il termine essere) e ha mosso i suoi primi passi a dicembre 2013. Nasce dalla collaborazione tra due coop. sociali ( di cui faccio parte), 4 comunità dell’Ogliastra, una società di progettazione ambientale di Cagliari, un’assoc. interculturale e la Caritas Diocesana. Insieme, in una terra dove si preferisce generalmente lavorare in solitudine. Tèssere sono due laboratori artigianali dove si trasforma il tessile usato che viene donato in 4 centri raccolta dai cittadini di Baunei e S. Maria Navarrese, Jerzu e Cardedu. Il tessile viene raccolto, selezionato e trasformato secondo una tecnica di tessitura tradizionale, che utilizza quale trama del telaio, le strisce di tessuto ricavate da abbigliamento o tessile usato. Tèssere recupera quindi il tessile prima che questo diventi rifiuto, trasformando l’eccedenza in bellezza e lavoro. Recupera la cultura, la storia e il saper fare delle donne che rischiavano di essere dimenticati per sempre, e attraverso l’inserimento al lavoro offre una nuovo opportunità a donne la cui vita è stata segnata dal dolore e dalla solitudine.
Una piccola goccia nel deserto economico e lavorativo della Sardegna ma che dà una speranza e una certezza: che un altro modo di vivere e lavorare può esserci!
Scusami se ti ho tediato.
Ti segnalo il sito dove, se vorrai, potrai vedere meglio, anche attraverso le immagini, cosa si realizza nei laboratori e come è la nostra prima brochure promozionale.
Il progetto è sostenuto dalla Fondazione con il sud e cofinanziato per una buona parte dalle 2 cooperative sociali impegnate.